Frecce tricolori a ZeltwegQuesto 2012, oltre che esser ricordato come l'anno dei vincitori plurimi nelle prime gare di F1, è anche da annoverare perchè, dopo ben 55 anni, non prevede gran premi nel mese di agosto. L'ultima volta era successo nel 1957, e in precedenza senza corse in agosto ci furono solo le annate 1950 e 1951, quando però le gare in calendario erano solo sette od otto.

Agosto era il mese per antonomasia della Formula 1: la fase calda della stagione, in tutti i sensi. Emergevano le auto più affidabili, le gomme più resistenti, i piloti più esperti; e c'erano a mio parere anche i circuiti più belli. Era infatti soprattutto il mese dei GP di Germania, d'Austria ed Olanda, paesi con piste meravigliose dove duelli e sorpassi erano garantiti. Più recentemente si alternavano invece la pista più stretta e assurda (l'Hungaroring di Budapest) con quella più tecnica e veloce (Spa Francorchamps). Insomma, agosto era una goduria per gli appassionati. C'erano le ferie, o le vacanze dalla scuola, e c'era la Formula 1 nella sua espressione più alta.

In questo agosto 2012 invece, nonostante i 20 eventi iridati previsti per il Campionato Mondiale, niente gare: c'è una specie di limbo, e quando si ripartirà a settembre credo che molti la vedranno come una sorta di stagione diversa, magari con equilibri e forze in campo totalmente variati.

E pensare che nella prima metà degli anni '80, precisamente dal 1980 al 1985, di gare ad agosto ce ne furono addirittura tre per ogni stagione. Gare tra l'altro spesso entrate nel novero di quelle da ricordare per ragioni diverse: ricordo ad esempio la prima vittoria di Tambay con la Ferrari ad Hockenheim (8 agosto 1982, dove Piquet dominava prima dell'incidente con Salazar), seguita dalla prima affermazione di Elio De Angelis a Zeltweg in volata su Rosberg (15 agosto 1982). Ma poi anche la vittoria a sorpresa della Ligier di Jacques Laffite in Germania (10 agosto 1980), o le ultime vittorie in carriera per Michele Alboreto (Nurburgring, 4 agosto 1985) e Niki Lauda (Zandvoort, 25 agosto 1985).

Per parlare invece di gare con connotati particolari o 'polemici' non si può non citare, oltre alla scazzottata Piquet-Salazar, la corsa di Zeltweg del 14 agosto 1983 quando Arnoux al comando con la Ferrari lasciò il passo nel finale alla Renault di Prost con la sue gomme Michelin, lamentando di esser rimasto senza quarta marcia; molti dubitarono del fatto che senza la quarta nelle colline della Stiria si potessero comunque realizzare i tempi che Renè segnò nel finale, però in fase di controllo pare furono poi trovati un sacco di denti dell'ingranaggio del cambio nella coppa... Il francesino della Ferrari però veniva dal brillante esordio della 126C3 vincente in Germania (Hockenheim, 7 agosto 1983) e tornò sul gradino più alto del podio la settimana successiva in Olanda (Zandvoort, 28 agosto 1983), pur partendo dalle retrovie, con una tattica perfetta che non avrebbe nemmeno avuto bisogno del famoso regalo di Prost, che speronò alla curva Tarzan la Brabham di Piquet, provocando il ritiro di entrambi.

Per me suona dunque male questo agosto senza il 'Circus', senza le piste più belle e le coreografie tipiche che si ripetevano da anni per tradizione, come l'esibizione delle Frecce Tricolori sopra il cielo austriaco prima della partenza in quel toboga strettissimo che era il rettilineo di Zeltweg. Spesso la Rai si collegava qualche minuto prima del solito per far assistere alle manovre della pattuglia acrobatica italiana, con la scia fumogena finale verde bianca e rossa ottenuta dall'olio di vaselina liberato vicino ai reattori...

Meno male che alla ripresa ci aspetta il Belgio, uno dei gran premi ancora incontaminati, o quasi, della Formula 1 moderna. Mi auguro una gara spettacolare, così da non far rimpiangere questa lunghissima pausa estiva assolutamente inconsueta e, auguriamoci, non riproponibile.